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Vino Rosato

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Se paragonata alla storia dei vini rossi e bianchi, l’origine del rosé è piuttosto recente, anche se sembrerebbe che i primi vini della storia fossero rosati.

Il vino rosé viene spesso sottovalutato (se non addirittura snobbato) perché si parte sempre dal presupposto – del tutto sbagliato – che sia un miscuglio di vino bianco e vino rosso. Ma così non è affatto: il vino rosé ha una sua vera identità e una lavorazione diversa dalle altre due tipologie.

Produzione

La produzione del vino rosé può avvenire tramite 3 modi diversi:utilizzando uve rosse con colore non particolarmente intenso o con colore rosa;
utilizzare un raccolto con una predominanza di uve bianche, piuttosto che uve rosse; utilizzare ogni tipo di uva, seguendo un procedimento specifico che permette di estrarre poco colore.
Le prime due tipologie sono abbastanza semplici e seguono lo stesso iter dei vini bianchi e rossi, mentre il terzo riguarda la produzione autentica del vino rosé, quando vengono estratte parzialmente le sostanze coloranti delle bucce. Il procedimento iniziale è simile a quello degli altri vini, ovvero le uve vengono spremute e lasciate fermentare, per un periodo più limitato, necessario per il rilascio dei coloranti. Le bucce vengono poi separate dalla massa, interrompendo in tal modo la colorazione.

Caratteristiche e tonalità

In base alla fermentazione e al tipo di uva utilizzata, il vino rosé ha caratteristiche diverse. Molti vini rosati, infatti, assomigliano ai vini rossi, perché sono stati fermentati con uve rosse e, a livello sensoriale, risultano più morbidi e meno corposi. Al contrario, altri vini rosati risultano più bianchi perché sono stati prodotti con uve rosse, ma non sono state fatte fermentare con le bucce. Ne risulta quindi un aroma più fresco e aromatico, con prevalenza di note fruttate.

Per quanto riguarda la tonalità, sono state individuate tre varianti di colore che può assumere questo tipo di vino, ovvero:

Rosa tenue: tonalità molto delicata, molto simile ai fiori di pesco, ottenuta da una brevissima macerazione delle bucce di uve rosse (generalmente un paio di ore);
Rosa cerasuolo: colore più intenso rispetto al precedente e che richiama più le ciliegie, da cui prende il nome, ottenuto da una macerazione più lunga (dalle 6 alle 10 ore);
Rosa chiaretto: presenta una tonalità molto simile al rosso rubino, che risulta da una macerazione più lunga, che può arrivare anche a 24 ore.
Abbinamenti del vino rosé
Il vino rosé ha un gusto molto delicato e morbido che viene sprigionato soprattutto quando ha una temperatura tra 10°C e i 12°C. Per questo motivo, si consiglia di servirlo fresco, ma non ghiacciato. Il rosé è un vino che si può abbinare a ogni tipo di pietanza, grazie al suo profumo fruttato e leggero, in particolare con aperitivi, antipasti, ma anche portate complete come primi e secondi piatti.

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